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Arriva la quarta stagione di Workin’ moms, il regalo di Netflix per la festa della mamma

Ti senti una madre orribile? Questa quarantena ti ha trasformato in una specie di Joan Crawford stile Mammina cara? Niente paura: non puoi essere peggio delle adorabili mamme di Workin’ Moms!

È online da oggi mercoledì 6 maggio la quarta stagione dell’acclamata serie Workin’ Moms, prodotta e distribuita da Netflix, creata da Catherine Reitman, una che è cresciuta in un amnios – tanto per parlar di maternità – di ironia e genialità. Suo padre è infatti QUEL Reitman, Ivan, colui che regalò al mondo la saga dei Ghostbuster. Suo fratello Jason, e pure qui sempre per parlare di maternità, è il regista di un piccolo gioiello di film dal titolo Juno (che se non l’avete visto, dopo esservi vergognate molto, riparate immediatamente!).

Netflix ha voluto così fare un regalo alle mamme proprio nella settimana della festa della mamma.

Di cosa parla la serie Netflix Workin’ Moms

Sì, siamo già alla quarta stagione (ma potete vedere le tre precedenti su Netflix). E questo significa ovviamente un alto gradimento da parte del pubblico, probabilmente costituito principalmente da mamme.

Ma chi sono le Workin’ Moms? La serie segue le vite di un gruppo di neomamme, tutte lavoratrici, che si incontrano in uno spazio per mamme e neonati dove si parla di bimbi, allattamento e di come la vita sia cambiata.

L’incipit della prima puntata della prima serie è dirompente: parte su un confronto fra tette cadenti post allattamento – al vento senza alcun problema – e si chiude apostrofando la perfettina del gruppo, disgustata dal simposio sulla tetta cadente.

“Voi siete strane…”
“Alicia, tu sei strana… con la borsa dei pannolini fatta a mano…”
“Alla piccola Mable piace!”
“Alla piccola Mable quella borsa non piace: alla piccola Mable non piace niente perché è una neonata”

Non sono tremende? Non vi sentite un po’ meglio anche voi? Sanno essere cattive, vere, spietate, doloranti, spaventate, determinate e completamente smarrite. Insomma: amabili.

La storia comincia proprio nel momento del rientro al lavoro del nostro gruppo di mamme, fra nostalgia dei bambini, depressione post parto, eterna lotta fra carriera e maternità, istinto materno debordante o inesistente, amori, tradimenti, promozioni e licenziamenti.

Le protagoniste della serie Workin’ Moms

Ma allora, chi sono queste Workin’ Moms?

Kate (Catherine Reitman) è una pubblicitaria di successo, intelligente, vincente, disposta a tutto pur di far carriera. Almeno fino al parto. Anne (Dani Kind) una psicologa alla seconda figlia con marito innamoratissimo e figlia in crisi preadolescenziale (che poi diventa adolescenziale e ti ricorda che il tenero fagottino che hai vicino diventerà uno di quei pericolosi esseri). Frankie (Juno Rinaldi) agente immobiliare al momento preda di una sindrome post parto.

E poi c’è Jenny (Jessalyn Wanlim), informatica seducente con un marito che, lavorando da casa, si occupa amorevolmente della figlia mentre lei si chiede dove sia il suo senso materno. E poi c’è Val (Sarah McVie), mamma di due ragazzi oramai grandi, che gestisce con la sua voce cinguettante e il suo, a volte forzato ottimismo, le sedute del gruppo neomamme.

Cosa succede nella quarta serie di Workin’ Moms su Netflix

Il trailer promette bene: per evitare spoiler, diremo solo che avevamo lasciato le nostre protagoniste alle prese con questioni spinose. Adolescenze turbolente, separazioni, premenopausa e le ritroviamo ancora alle prese con questioni post parto, nuovi colleghi scomodi, figli fuori controllo e, come tutte le mamme, il giudizio del mondo intero che sembra sapere sempre cosa una mamma dovrebbe fare (come se poi essere una mamma significasse una sola cosa e fossimo tutte assolutamente uguali, alla faccia dello stereotipo).

Dite un po’: non vi sentite ancora meglio di prima? Un po’ meno sole… no?

Una chicca da non perdere di Workin’ Moms

Vi consigliamo di non perdervi i primi due minuti della dodicesima puntata della seconda serie Se le donne partorissero: facendo il verso all’apertura della serie, le nostre mamme sono state tramutate in papà, ed invece di confrontarsi sulle loro tette cadenti fanno confronti sui loro aggeggi dai quali hanno partorito dei teneri bebè. Incipit di puntata che si chiude con “Cavolo, vi immaginate se le donne partorissero?”

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