In assenza di nonni, fuori dagli orari dell’asilo o quando i piccoli sono indisposti, è indispensabile avere a disposizione una baby sitter fidata a cui fare riferimento, ma non sempre chi si propone è effettivamente in grado di farlo.
Ho resistito senza un aiuto fino agli 11 mesi di Greta, poi con una nonna non guidatrice lontana da casa ed una a Napoli, ho dovuto cedere.
Come già raccontato, non ho vissuto serenamente la fase di selezione della baby sitter, ho fatto circa 30 colloqui e ogni persona che mi si palesava davanti la scrutavo cercando qualsiasi tipo di imperfezione. Occhi, postura, odore, nemmeno fossi il Commissario Montalbano durante un interrogatorio.
Durante gli incontri conoscitivi mi focalizzavo su due aspetti: il sorriso, una persona solare mi rassicura ed è un ottimo punto di partenza per instaurare un rapporto con Greta, e la cura di sè, se la baby sitter non ha interesse nel curare il proprio aspetto come posso credere che lo abbia nei confronti di mia figlia?
Sono stata abbastanza fortunata (ma non lo dico troppo forte che non vorrei menarmi la sfiga!), dopo una prima mediocre esperienza con la “principessa delle caramelle zuccherate” (la prima baby sitter di Greta era una nuvola rosa), ho trovato la tranquillità con Stefania, una ragazza amorevole, preparata, creativa, distaccata al punto giusto con mamma e papà e vicina a casa.
La baby sitter è una figura molto importante per aiutare noi mamme nella vita di tutti i giorni. Entra a far parte della famiglia, molto spesso vive l’intimità della nostra casa e soprattutto le affidiamo la cosa più importante: i nostri bambini.
Proprio per questo motivo è fondamentale che sia una persona preparata, con una professionalità che venga rispettata dalle famiglie (baby sitter non significa donna delle pulizie, amiche mamme).
Sono troppe ormai le persone che si lanciano in questo mestiere senza averne le competenze. Sembrerebbe basti un lontano cuginetto per renderci capaci di prenderci cura di un bambino piccolo. Non è così.
Oplà per la famiglia e Vivo Montessori hanno unito esperienza e competenze in tema di famiglie, bambini e pedagogia montessoriana, per offrire 12 ore di corso intensivo per diventare baby sitter.
E’ proprio su questa scia che nasce “Baby sitter per scelta”, il primo corso di formazione dedicato alle baby sitter organizzato da Oplà per la Famiglia e Vivo Montessori.
Baby sitter per scelta e non per necessità, per amore di questo lavoro e non per tappare un buco tra un impegno e l’altro, con professionalità e competenza.
Obiettivo principale del corso è quello di incrementare e migliorare le competenze professionali delle partecipanti. Gli incontri, due per l’esattezza, affronteranno tra i vari argomenti anche tematiche relative alla psicologia e allo sviluppo dei bisogni dei bambini da 0 a 3 anni, attività Montessori per bambini da 0 a 36 mesi e tecniche di primo soccorso pediatrico.
E Roma03 che c’entra in tutto questo? Secondo voi potevamo farci sfuggire questo interessantissimo evento incentrato sul mondo 0-3?
Se un po’ ci conoscete, sapete bene che noi siamo un po’ come il prezzemolo! Quindi restate sintonizzati che a Settembre ne vedrete delle belle!