Family brunch a Roma? Il brunch sabato e domenica per famiglie con bambini è al Queen Makeda, zona aventino
QUEEN MAKEDA
Via Di San Saba, 11 – 065759608
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Domenica 18 febbraio 2018, incredibilmente in salute tutta la famiglia, siamo riusciti a organizzare in quattro e quattr’otto una tavolata con gli amici, alla quale presenziavano ben 4 seggioloni, dai 15 ai 24 mesi.
Non è facile trovare posto per un brunch domenicale con famiglia – sono sempre di più quelli che in città affiancano al brunch dei giochi o addirittura laboratori e animazione – ma alla fine siamo riusciti a prenotare al Queen Makeda, Via San Saba zona Aventino, venerdì sera per domenica a pranzo (per questo vi consiglio sempre di prenotare e anche con largo anticipo).
Io però ‘sta via San Saba… beh, qualcosa mi diceva. Ma non c’era una discoteca dove andavo a ballare con la mia frangettona da deficiente quando avevo 15 anni? Mah, non saprei. Ricordo un posto buio e enorme, pieno di ragazzini che fumavano e io che mi aggiravo facendo finta di divertirmi solo per far contente le mie amiche. Probabilmente sarà da quelle parti, la via non era poi così breve…
Fortunatamente, il parcheggio risulta piuttosto agevole.
Entro e… vengo investita da un vento solare de vecchiaia istantanea: il locale è molto grande, ma delle belle vetrate lo hanno strappato alle tenebre della mia adolescenza. Nonostante ciò, rivedo la me quindicenne aggirarsi fra i tavoli con degli orrendi scarponi da cantiere e dei calzoncini corti di lana beige (ma come siamo sopravvissuti agli anni 80/90?). Il Ciak, ma certo! Questo posto, nel mesozoico quando ballavo coi mammuth, era il Ciak! Fra la pioggia e la consapevolezza di essere nata negli anni ’70 mi sale il mostro…
Tale mostro, però, viene sapientemente deglutito all’istante da un nastro trasportatore.
Sushi? Naaaa. Io, che sono una bestia, una cosa raffinata come il pesce crudo non l’avrei manco vista. Il nastro, tipico del Kaiten Sushi trasporta, nell’ordine: micro coppetta di tiramisù, micro piattino con babà al rum, micro coppetta con mousse al cioccolato o mousse bianca, mini cheesecake, mono-minipancake (con sciroppo d’acero da versare a parte). È così che tutta la nostalgia è sparita sommersa dal glucosio e in un attimo mi sono immersa in questo locale bello, luminoso e pieno di famiglie.
Un piccolo salottino è stato adibito a laboratorio per i bambini dai due anni in su (dove potevano stare anche i più piccoli se accompagnati). I bambini hanno giocato e, soprattutto, disegnato. Il perimetro dell’area è un comodo divano dove i genitori possono riposare qualche minuto osservando i loro piccoli (a distanza, incredibile!). I vostri bambini vengono affidati alle sapienti mani dello staff de Le Cicogne, una società che ho visto praticamente nascere, fondata da tre brillanti giovani donne che, partita come agenzia di baby sitter fidate (tutto nasce dalla pagina FB di una giovanissima BabySitter che non riusciva a star dietro a tutte le richieste che le arrivavano), ora offre anche servizi alle aziende, organizzazione feste e molte altre cose.
I seggioloni a disposizione sono quelli comodissimi dell’Ikea e per far mangiare i piccolissimi ci sono alcune pietanze interessanti nel buffet: certo, fidarsi di me non so quanto sia salutare visto che Diana si è pappata wurstel, cavolo gratinato, frittata di patate (modiche quantità, giuro!) e alla fine girava con un pancake pieno di sciroppo che le grondava dalla manina e l’ho dovuta scollare da una sedia tipo figurina, però il cibo è tutto di ottima qualità e quindi potete far divertire i piccoli ad assaggiare, approfittando del menù internazionale e del carrello degli arrosti all’inglese, ovviamente per quelli con tanti dentini.
Molte verdure, tavolo con succhi di frutta, spaghettini e riso all’orientale, patate cucinate in vari modi – comprese quelle al cartoccio al forno, che sono morbidissime e la cottura è sana anche per i piccoli – e nel carrello arrosti di cui sopra c’erano maiale, stinco, pollo e roastbeef. Per i papà e le mamme che non allattano si può scegliere fra 40 diversi tipi di birra.
Unica nota a cui prestare attenzione, sono i gradini: la via è in salita, il locale è molto grande e per forza di cose ce ne sono alcuni a cui stare attenti con piccoli scalmanati e passeggini, ma niente di insormonatabile. Anzi.
E unica nota, invece, nei confronti della sottoscritta: ho dimenticato di controllare il fasciatoio in bagno e di fare un po’ di foto (le ho rubate dalla pagina Facebook del Queen Makeda), ma dopo tutto quello che ho mangiato, ringraziate che sono sopravvissuta… (riparerò presto)
Prezzo a persona, comprensivo di bevande (fra cui fiumi di birra e prosecco che l’autrice qui ha solo annusato) circa 25€. I bambini, tutti dai 2 anni in giù, non hanno pagato.