FAVOLAZIONEMolti sono i piccoli che al ciuccio preferiscono il proprio dito. Ma come far smettere al tuo bambino di succhiarsi il dito? Lo abbiamo chiesto alla psicologa Tiziana Capocaccia. E vi consigliamo anche qualche libro per bambini che li aiutera a smettere di succhiarsi il dito
TIZIANA CAPOCACCIA
Psicologa e autrice di Fiabe
FAVOLAZIONE – FAVOLAZIONE SU FB
Proprio oggi abbiamo deciso di aprire uno spazio nel quale la Dottoressa Tiziana Capocaccia, psicologa dell’età evolutiva e autrice di fiabe per bambini (soprattutto favole per aiutarli a capire e superare alcune piccole grandi difficoltà che la quotidianità pone loro davanti), risponde alle domande degli amici di Roma03.
Beh, indovinate un po’ qual è stata proprio la primissima domanda di una mamma? Come posso far smettere mio figlio di succhiarsi il dito.
Sì, perché un ciuccio si può anche nascondere, il seno piano piano si può togliere, ma quel piccolo ditino consolatorio è sempre lì, proprio attaccato alla manina!
Vediamo i consigli dell’esperta per smettere di succhiarsi il dito.
Quale è il momento migliore e come far smettere al bambino di ciucciarsi il dito senza che per lui sia un trauma?
L’abitudine di succhiare il pollice (o un altro dito: mio fratello, fin dall’ecografia, si succhiava lindice. Nota di Mamma Silvia) è spesso fonte di preoccupazione per i genitori.
IL VERO SIGNIFICATO DEL DITO IN BOCCA
Prima di tutto vanno prese in considerazione alcune variabili:
- Quanti anni ha il bambino?
- Quanto tempo il dito viene tenuto in bocca?
In ogni caso bisogna capire la funzione del dito in bocca: è un’autoconsolazione.
In generale, anche se poi certo bisogna sottolineare che ogni caso ha le sue peculiarità, dopo i cinque anni il dito in bocca può essere espressione di qualche piccolo disagio.
Mentre al di sotto di questa età e se il comportamento è occasionale, ad es. per addormentarsi, possiamo evitare di preoccuparci.
LAVORARE SULL’AUTOSTIMA DEL BAMBINO
Posto che si tratta di un comportamento volto ad auto-rassicurarsi, allora è questa l’area di cui occuparsi. Se un bambino tiene sempre il dito in bocca, la domanda giusta non è “come faccio a farlo smettere di ciucciare il dito?” ma è “perché questo bimbo ha sempre bisogno di consolarsi?”
È un bambino molto sensibile?
È successo qualcosa che lo ha messo in difficoltà emotivamente?
Appare ora evidente dove bisogna andare a lavorare: rendere il bambino più forte e sicuro di sé. Insegnargli, per quanto l’età lo consente, a fare cose autonomamente, ad es. vestirsi o mangiare da solo.
Come fare? Potete trovare qui due miei post per lavorare sull’autostima dei più piccoli:
3 modi per aumentare l’autostima dei bambini
3 modi di comunicare che favoriscono l’autostima dei bambini
GESTIRE LE EMOZIONI IN UN BAMBINO MOLTO SENSIBILE (e anche molto piccolo)
Teniamo presente che per un bambino particolarmente sensibile gestire le emozioni è un qualcosa di più complesso e arrivano ad una autoregolazione emotiva impiegando più tempo di altri bambini che non hanno la stessa emotività proprio perché hanno a che fare con un materiale emotivo più cospicuo.
Spostando l’attenzione sulla funzione del comportamento e lavorando per accogliere questo bisogno e per aiutare il bambino a sentirsi meno in difficoltà, a poco, a poco, sarà lui a non avere più necessità di attuare il gesto consolatorio del dito in bocca.
SMALTI AMARI, SAPORI PICCANTI, DISPOSITIVI PER IMPEDIRE CHE IL BAMBINO SI SUCCHI IL DITO: GIUSTO O SBAGLIATO?
Ci sono alcuni vecchi metodi, un po’ “strong”, secondo i quali la terapia d’urto è mettere qualcosa di amaro o piccante sul dito (e qui si spazia dall’aglio fino allo smalto per l’onicofagia)… cosa ne pensi?
Metodi che mirano al comportamento in sé vanno a forzare su una fragilità senza risolvere quel che ci sta dietro.
Il bambino ha bisogno di auto-consolarsi quando mette il dito in bocca. Cercando di toglierlo per forza otterremo solo di incrementare la sua ansia e i suoi timori.
Come se chi si sta riprendendo da un incidente alle gambe venisse sbalzato in piedi troppo presto privato per forza delle stampelle di cui ha bisogno.
Il dito in bocca è una stampella psicologica. Bisogna fare in modo di rendere il bambino più forte, così che possa smettere di avere bisogno del dito in bocca.
Stessa cosa dicasi per alcuni dispositivi in vendita online che mirano a ostacolare il gesto del dito in bocca: così azzereremo il sintomo, senza aver lavorato sul problema.
ALCUNI LIBRI PER AIUTARE IL BAMBINO A SMETTERE DI SUCCHIARSI IL DITO
ANNA E IL DITO IN BOCCA
di Laura Pasi(Edizioni Il Ciliegio)
Piccola e curata casa editrice che offre al lettore non solo la storia della piccola Anna che non riesce a smettere di succhiarsi il dito (ma poi scoprirà che lo faceva anche la sua mamma…) ma anche un pdf con attività, giochi e strumenti didattici interdisciplinati adatti anche ai bimbi più grandi.
MATTIA SI SUCCHIA IL POLLICE
di Liesbet Slegers (Clavis Edizioni)
Libro con deliziose illustrazioni perfette per i più piccini. Riuscirà il piccolo Mattia a rinunciare al su amato e saporito pollice? (Mattia è protagonista di tante avventure: il vasino, andare all’asilo, la piscina… una collana tutta da leggere!)
SIGNOR POLLICE VA IN VACANZA
autoproduzione di Irene Marzi
Autoproduzione di una mamma creativa e conosciuta blogger, questo libro racconta l’avventura di un povero pollice che vorrebbe andare in vacanza… ci riuscirà? Certo, con l’aiuto delle altre dita della mano! Disponibile anche in formato Kindle.