Cerca
Close this search box.

Le Matriosche: una divertente attività montessoriana

Il souvenir per eccellenza, la bambola russa contenente nel suo grembo gli strati della sua anima, la sua famiglia, le sue emozioni, il pieno e il vuoto, può contenere tutti o di tutti liberarsi e dare spazio ad altro oppure a niente.

Tra le attività interessanti da fare con i bambini piccoli non scordiamoci il gioco delle Matriosche perché possono aiutare l’apprendimento, la fantasia e la memoria.

Dai non ditemi che non ci avete mai pensato.

Estraniamoci per un attimo dalla sua arte pittorica, dal suo rimando alla Russia e prima ancora al Giappone o addirittura alle Veneri Paleolitiche, allontaniamoci dal suo ricordo di una nostra vacanza e facciamole diventare un gioco.

matriosche

Le matriosche un gioco pieno di sorprese

Le Matriosche sono un gioco che in qualche modo rappresenta la vita: in tutte le sue fasi, ciò che siamo e quel che diventeremo o anche quel che siamo ora e un tuffo in ciò che siamo stati.

Ma guardiamole ora con gli occhi di un bambino, permettiamogli di fantasticare su quanto grande potrà diventare, quanto cambierà, facciamolo identificare con il suo io “adulto” interiore.

Esistono Matriosche in commercio con almeno 4/5 bamboline, ma possono essere anche molte di più.

Inutile dire che se i bimbi sono davvero piccoli, sarà meglio che evitiate di inserire le bamboline piccolissime da subito, ma aggiungetele gradualmente in base alla loro età.

Matriosche per bambini attività montessoriana

 

L’identificazione in una o in un’altra Matriosca avverrà naturalmente

Noterete sin da subito una sorta di naturale associazione: i bambini si identificheranno nella Matriosca più piccola che hanno a disposizione (a meno che non ci sia un fratellino o una sorellina ancor più piccoli in casa) e nella maggior parte dei casi individueranno nella Matriosca più grande la figura del papà.

Ovviamente se le Matriosche che avete in casa sono semplicemente un souvenir proveniente da una vacanza passata –come le mie di Praga che quando Flavio me l’ha rotte ho sofferto in silenzio– sarà meglio evitare di darle al bambino perché più fragili, delicate, rappresentano un ricordo e sicuramente sono state anche costose, nonché realizzate con colori non adatti alle nostre creaturine in piena fase esplorativa.

Il bambino deve poterle tenere in mano, prenderle, giocarci, aprirle, chiuderle, leccarle, per cui il mio consiglio è usate delle Matriosche adatte a lui. Come ad esempio queste qui.

Giocare con le Matriosche è una vera e propria attività Montessoriana

Il gioco delle Matriosche è assolutamente da catalogare tra le attività montessoriane e appartiene a quei giochi di psicomotricità fine che stimolano la coordinazione oculo-manuale, favoriscono la concentrazione, l’osservazione e la memoria e sviluppano abilità logiche e matematiche.

matriosca

L’attività da proporre al bambino:

  • Non tutti i bambini conoscono le Matriosche: spiegategliele, raccontategliele, magari anche con una storia di fantasia, costruite intorno all’oggetto una favola.
  • Mostratela piena del suo interno, palesandola come unica e sola e poi scuotetela, fatele fare rumore, incuriosite il bambino con delle domande: “Cosa c’è?… Lo scopriamo?”.
  • Apritela una volta e un’altra ancora, non fate capire al bambino quando sarà finito il gioco di aprire e trovare altro, lui non sa quanto piccola può diventare.
  • Mettetele in ordine, crescente o decrescente, come preferite ma fate in modo che noti la costante differenza.
  • Permettetegli di toccarle, di giocarci, di spostarle, di provare gli incastri, di fargli inserire una piccolissima all’interno della più grande di tutte e fargli sentire che manca qualcosa intorno a loro, mancano tutte le altre.
  • Rimettetele tutte dentro, insieme al bimbo, nascondendole una dentro l’altra, facendo tornare il gioco alla fase iniziale, ossia a oggetto unico contenitore di un mondo di segreti.

Gioco di osservazione e di memoria

Può diventare un gioco di osservazione: fategli vedere tutte le bamboline, ognuna si presenterà in qualche modo diversa dall’altra e non solo per la dimensione, ma anche per gli accessori e i disegni diversificati. Fategli chiudere gli occhi e levatene una, scoprirete come la loro memoria fotografica noterà subito che manca qualcuno all’appello.

matriosche

Lasciate che parli con le sue bamboline, che inventi storie o assecondatelo se vi chiede di raccontargli come si chiama una o l’altra, cosa fa, dove va e milioni di altre avventure

come quella volta che stavate sulla neve e la bambolina numero 3 era andata a prendere il sole…

Dai, andiamo a giocare!

Altri post