Un libro per i piccolissimi fatto con finestre in feltro per imparare a scoprire l’altro e se stessi e stimolare al contempo l’autonomia.
Quando ancora non si è genitori e s’immagina la vita con un piccoletto in giro per casa, ci si vede seduti su un bel tappeto o sul parquet a leggere con lui (o lei) delle bellissime storie di pirati o principesse, ridendo e giocando insieme. Poi, a un certo punto ci si sveglia…
A parte gli scherzi, quando il cucciolo in casa c’è davvero, si capisce che richiamare e tenere viva la sua attenzione non è così facile come sembrava all’inizio.
La sua attenzione dura pochi minuti, ma molto intensi
Intanto perché i bambini piccoli (soprattutto fra l’uno e i tre anni) hanno un tempo di concentrazione medio che si aggira intorno ai 5 (i più piccoli) fino a un massimo di 15 minuti (intorno ai 4 anni di età). Ovviamente parliamo di capacità d’attenzione media, perché, poi, ogni bambino è a sé. Io stessa ho notato le differenze fra un figlio e l’altra: Angelica giocava tranquilla con le costruzioni anche per mezz’ora di seguito, Davide alla stessa età ha già consumato il pavimento, camminando avanti e indietro senza soluzione di continuità.
Eppure ho scoperto che è un grande appassionato di libri e che – udite, udite – è già in grado di scegliere quelli che preferisce. Anche se adoro pensare che sia un lettore in super-erba, è naturalmente attratto dai colori e dall’interazione con il libro, come tutti i bambini della sua età, un anno.
Il suo prediletto, scelto per ben tre volte fra altri simili che gli abbiamo messo davanti in libreria (abbiamo dedotto quindi che fosse amore a prima vista!), è “Dove sei Signor Orso?” di Ingela P. Arrhenius, edito da Ape Junior.
Si tratta di una collana di libri dai colori sgargianti e dai tratti morbidi che attirano subito l’attenzione. Ma la vera gioia dei bimbi sono le finestrelle di feltro che nascondono sotto degli animali dai grandi occhi e dal sorriso tenero.
A quest’età i piccoli fanno i primi piccoli passi verso l’autonomia: cominciano a camminare (a forza di cadute un giorno partono e non si fermano più), ci aiutano quando li vestiamo (quella manina che si tende per infilare la micro-magliettina è di una dolcezza indescrivibile), provano a mangiare da soli (il più delle volte riempiendosi di pappa fino al pannolino, ma con un sorriso soddisfatto che ci rende super orgogliosi) e bevono già dal bicchiere (e noi li guardiamo con occhi colmi di amore e acqua che inevitabilmente ci sputacchiano addosso con le pernacchie). Un processo stupendo che ogni volta lascia i genitori a bocca aperta pensando ai passi da gigante che sta compiendo il loro cucciolo di giorno in giorno.
Avere quindi la possibilità di girare le pagine (che sono del giusto spessore affinché il bimbo con la sua pressione non le rompa e riesca comunque a gestirle da solo) e spostare la forma in feltro per scoprire l’animale disegnato sotto, è indubbiamente importante per il bambino che vive la sua indipendenza come la più grande delle conquiste.
Per gli adulti che interagiscono con il libro è inoltre rilevante avere brevi frasi da leggere così da non annoiare il loro cucciolo. “Dove sei Signor Castoro?”,“sono qui”, questi i dialoghi che si ripetono di pagina in pagina, cambiando solo il soggetto. Può sembrare ripetitivo e privo di fantasia, ma per i bambini piccoli la ripetitività e la routine sono elementi fondamentali per sentirsi sicuri.
Nella penultima pagina viene chiesto al bimbo: “E tu dove sei?”. In questo modo si stimola la sua percezione del sé attraverso la forma di una casetta che nasconde uno specchio. Alzando il feltro il bimbo vede riflessa la sua immagine e, il più delle volte, si sorride. All’inizio, infatti, pensa di avere di fronte un altro piccolo e cerca di comunicare, ma, man mano che cresce, capisce che il riflesso nello specchio è il suo e tende a soffermarsi su ogni particolare per studiare il suo corpo. Ecco che il libro rappresenta quindi anche uno strumento fondamentale per vivere con consapevolezza un passaggio così importante per i nostri cuccioli.
Davide lo straconsiglia e io pure. Buona lettura!