Silvia Doula Roma e Roma03 lanciano la campagna #menotutinepiùlasagne! Perché nei primi 40 giorni una mamma ha bisogno di un aiuto concreto, più che di tutine. Ma anche dopo o negli ultimi mesi di gravidanza, specie se a rischio.
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Una campagna a cura di
Roma03 e Silvia Doula RomaSegui anche la campagna #MenoTutinePiùPolpette
Unite per un post parto supportato e condiviso
Durante il post partum challenge si è parlato dell’importanza dei 40 giorni post parto.
durante quell’occasione tutte le doule è a livello internazionale si sono ritrovate a condividere esperienze tradizioni dei propri paesi. È stato molto bello vedere come ogni paese ha le sue tradizioni antiche che tutt’oggi vengono ancora rispettate.
In molti casi però si sono perse abitudini e tradizioni che invece sono molto importanti per sostenere la madre nel puerperio.
Cosa succede nei primi 40 giorni post parto?
Innanzitutto un grande cambiamento fisico, nuove emozioni, nuove routine familiari. Nei tempi passati in questo periodo la donna veniva sostenuta da figure presenti nel villaggio o nel paese.
Oggi, specialmente in Occidente, le donne si ritrovano a rientrare a casa e dover badare da sole allora stesse al neonato e alla famiglia. spesso si ritrovano a dover gestire amici e parenti che le vanno a visitare dopo il rientro a casa dall’ospedale.
Sicuramente è un momento di gioia e di comunità ma la fatica fisica e anche da non sottovalutare: l’allattamento, le notti insonni, i cambi continui e comunque il corpo della donna è in trasformazione e quindi molto sollecitato.
Qui entra in gioco la nostra campagna #MenoTutinePiùLasagne !
Come funziona la nostra campagna per le neomamme
Innanzitutto invito le mamme a stilare delle note dove specificare alle persone care quali possono essere le azioni di aiuto gradite. Oltre questo sicuramente questa campagna è incentrata a educare chi è vicino alla mamma per sopportarla e alleggerirle il compito.
Invece di regalare tutine, giocattoli o altre cose materiali, probabilmente una mamma gradirebbe un piatto caldo già cucinato oppure qualche contenitore con del cibo da poter surgelare nei giorni difficili, dove magari da neonato è stata richiesto più attenzione.
Tempo fa girava su Facebook la foto di contenitori contenenti diversi i piatti della tradizione italiana con una faccina sorridente dedicata a una mamma che era appena tornata a casa dopo un parto difficile.
Da lì è partita questa idea che è stata condivisa con le doule ì durante il post partum di Clem challenge e così vogliamo oggi sottolineare l’importanza dell’aiuto della rete sociale che è intorno alle donne alle mamme.
Una campagna utile anche nei primi mesi o in gravidanza
La nostra campagna, inoltre, è rivolta anche a tutte quelle mamme che sono a riposo forzato in gravidanza e passano intere giornate a letto o sul divano da sole (anche con la paura di perdere il proprio bimbo, c’è passata mamma Silvia di Roma03) e vorremmo si estendesse anche oltre i 40 giorni del parto.
Perché nasce un bambino, sì. Ma nascono anche una mamma e un papà, e hanno bisogno di tutto l’aiuto concreto che la loro comunità può offrire.
Meno tutine è più lasagne per tutti! (e mandateci le vostre foto di mamme e manicaretti!)
ps. Se non sapete cucinare, Roma è costellata di ottime rosticcerie e servita da qualunque app di consegna cibo a domicilio… può sempre essere una bella sorpresa! Per essere sicuri che l’impresa riesca, chiedete alla mamma i suoi gusti o se c’è qualche alimento che non può mangiare,